THE UNCALLED 4 
“Cotton Fields / Grind Her Up” 
(Tiger Tail, 1985 – SFTRI, 2019)

Per anni i collezionisti di mezzo mondo hanno creduto alle liner notes riportate sull’unico singolo degli Uncalled 4 relegandolo tra le reliquie del primo punk texano al punto da essere incluso nella compilation Deep In The Throat Of Texas con tanto di sottotitolo “Six Small Wonders Of Texas Punk 1978-1980”. Si perché i nostri mentirono spudoratamente e volutamente sia sulla data di pubblicazione del singolo (1979) che sulla loro provenienza (Waco). Sebbene i brani fossero stati registrati dalla band di Austin (e non di Waco) nel 1979, infatti, Cotton Fields ha visto la luce solo nel 1985. Le ragioni del gesto? Semplicemente un cazzeggio giovanile in pieno stile “rock’n’roll swindle”.

Donna, Tony, Jeff e Randy si sono conosciuti ad un concerto dei Cramps ad Houston nel 1979. Di lì a mettere su una band il passaggio è stato breve. Cotton Fields nasce come cover di una versione suonata ad Austin nel 1979 da Tav Falco in compagnia di Alex Chilton ed immortalata da Donna su nastro. Un country blues, le cui origini risalgono al lontano 1941 anno in cui venne registrato per la prima volta da Leadbelly, strappato alla tradizione folk americana e sottoposto a martirio psychobilly come Cramps insegnano. Ma “è sul lato b che finiscono le migliori” riporta l’inserto allegato alla ristampa e difatti, a mio modesto parere, Grind Her Up è il pezzo forte del singolo, una ballata rock’n’roll spettrale e sinistra, azzarderei un “horrorbilly”, ispirata al “macellaio di Plainfield”, il serial killer Ed Gein.

È ora possibile mettere le mani su questo piccolo gioiello grazie ad una riedizione della californiana Sympathy For The Record Industry in vinile orange e copertina differente (l’inner riporta l’artwork originale). Non aggiungo altro!

Salvatore Lobosco