ANIELLO PERDUTO
“Cade la neve sovrana, vicina è la stella lontana”
(Setola di Maiale, 2024)
L’agnello sacrificale si è smarrito e i topi ballano. È uscito il 5 gennaio 2024 un progetto jazz/experimental originale realizzato in solo ma con differenti strumenti da Aniello Perduto, nome d’arte del sassofonista Roberto Di Blasio, prodotto e pubblicato dalla sperimentale etichetta italiana Setola di Maiale. Tra riferimenti letterali e biblici volutamente strampalati, rotolano melodie goliardiche e beffarde nella sovrapposizione dei sax alto e soprano, accompagnate da un drumming scarno che rimarca l’atmosfera circense tra sali e scendi contrappuntistici. Tutto sembra preludere all’entrata di una grande orchestra, che sappiamo non arriverà mai e proprio per questo si rimane sospesi tra la soglia di un tempo indefinito e un divenire non atteso come nel sequel di una giostra felliniana.
Ad un certo punto però, quando I Topi Ballano, l’andamento rallenta e si fa più greve e quasi drammatico, ma è soltanto un passo falso perché tutto ritorna come prima (o quasi) e il senso dell’espiazione biblica è di nuovo smarrito nei giochi melodici arzigogolanti. Se la colpa non è redimibile, è come se non si fosse Mai Nati, altra traccia. Vi è spazio anche per una nostalgia non patetica di I Bei Tempi Andati, che fa da apertura a Crescete e moltiplicatevi, la composizione più lunga, stratificata al di sopra di una stasi in cui viene plasmata la materia sonora che fuoriesce dal respiro, atto di creazione e proliferazione del fiato che attraversa i sax. Chiude il disco il breve cantato Rilucere, dalla parvenza folk spirituale, un commiato di speranza, o forse no.
Sergio Spampinato