Questo è un libro che consiglio con tutto me stesso. Non solo perché è stato scritto da un serio e preparato professionista che da decenni conosce e vive le realtà musicali della sua Bari e ha un’esperienza navigata in materia di giornalismo musicale e di annessa critica musicale, ma anche perché è molto utile alle
“Kiss The Sun – Il lungo viaggio dell’Heavy Psych, 1980-2000” di Davide Pansolin, pubblicato da Tsunami Edizioni, è un corposo volume di più di 300 pagine che racconta, analizza e descrive la nascita e lo sviluppo della scena musicale Heavy Psych, più tardi etichettata come Stoner. Nel libro l’autore ci guida attraverso un lungo viaggio
Se non sai chi è uno streamer sei vecchio, se non sai cos’è un content sei vecchio, se non sai cos’è una diretta IRL sei vecchio, sei un boomer, non puoi capire. Questa retrocessione subita dagli adulti, messa in atto dai giovani della cosiddetta generazione Z, quella che comprende i nati fra il 1997 e
Per chi negli anni passati ha avuto il piacere di ascoltare musica registrata nelle mitiche musicassette a nastro magnetico C60 da un’ora, o C90 da un’ora e trenta, l’immagine della copertina del libro è molto familiare, mostra infatti una pila di nastri pirata le cui copertine sono decorate con i nomi di alcuni gruppi rock
Negli ultimi anni si è scritto abbastanza sul fenomeno grunge. Forse colpevolmente in ritardo o forse nei tempi giusti, più adatti alla comprensione di quanto espresso in quel periodo sia musicalmente che socialmente. Mancava però all’appello il racconto di cosa furono quegli anni in Italia, considerato che le band in questione la percorsero in lungo
Uscito nel gennaio del 2022 per la pregiata Arcana Edizioni, il libro è un excursus su quelli che sono stati i primi e i maggiori festival musicali degli anni ’60 in America e Inghilterra e l’impatto socio-culturale che questi eventi hanno avuto nel tempo a venire. Nell’Italia sempre in ritardo, che sonnecchiava con programmi musicali
Questa “breve storia delle canzoni di protesta e dei movimenti giovanili”, come è ben chiarito nella premessa dell’autore non è e non vuole essere una storia del rock. Le 300 pagine non seguono alcun filo cronologico e Pino Casamassima concede “il lusso del passo del gambero”. La scelta dei riferimenti musicali e dei testi citati
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