Quattro anni fa recensivo su Frastuoni webmagazine The Long Goodbye il penultimo lavoro degli americani Pere Ubu e scrivevo che il loro leader di sempre David Thomas ne aveva parlato come – probabilmente – del testamento artistico, della pietra tombale sulla storia della band di Cleveland, Ohio. Così non è stato, o perlomeno un ciclo
Se come dichiarato dal loro ideologo e leader di sempre David Thomas questo The Long Goodbye è il testamento artistico definitivo dei Pere Ubu, allora si può dichiarare tranquillamente che la band si congeda (purtroppo) dai suoi fan e dalla storia del rock più intransigente con la stessa lapalissiana suggestione letteraria con cui si annunciò
Il rock ha da sempre incontrato sulla sua strada la musica d’avanguardia, dalle prime distorsioni dei Velvet Underground alla fine degli anni ’60, fino alle sperimentazioni elettroniche del Kraut Rock tedesco degli anni ’70, in un continuo e prolifico dialogo tra i due universi, coinvolgendo infine, negli anni ’80, ’90 e ’00, la scena Elettronica,
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