EDOARDO CEREA
"La Lunga Strada"
(Autoproduzione, 2022)
La Lunga Strada è il quarto album autoprodotto – uscito il 27 ottobre 2022 e distribuito in formato digitale – del cantautore milanese Edoardo Cerea (anche chitarra acustica) qui coadiuvato da una ottima band formata dal poliedrico bravo multistrumentista Enrico Cipollini (Dobro, Chitarra elettrica, Steel Guitar, Pianoforte) anche produttore artistico del disco e coautore con Edoardo Cerea delle musiche, da Mattia Barbieri (Batteria) e Stefano Schembari (Basso elettrico).
Quello che colpisce in primo luogo nei brani de La Lunga Strada è la connotazione fortemente esistenzialista dei testi (in lingua italiana) di Edoardo Cerea, pregna di abbandoni nostalgici, rimpianti, ricordi dolenti, disillusione, ma anche di una contagiosa voglia di vivere e di una tenacia quasi maniacale nel fissare e cristallizzare con modalità sempre trasparenti e genuine il passato e il presente del cantautore: il tutto in brani dall’ispirazione fluida e intrigante come Incallito Sognatore, La Lunga Strada, L’Amico Che Manca, Il Tempo Ormai Non Conta Più, Non Credo Che Ti Rivedrò, Tienimi Un Posto Nei Tuoi Pensieri, Le Cose Cambiano. Ciliegina sulla torta la squisita e gradevolissima bonus track Come Julia Roberts.
Il mood vocale di Cerea, anche negli altri episodi dell’album (Meno Male Che Ci Sei, Il Posto Dove Guardi, Il Buono Di Te) è genuinamente e schiettamente cantautorale, privo (per fortuna) di orpelli e artifizi tecnici da ginnastica vocale, come nella migliore tradizione italiana di artisti del passato (Pierangelo Bertoli) e del presente (Max Gazzè) – due cantautori di cui ci è parso essere traccia e influenza in qualcuno dei dieci brani.
Non è un’inutile ripetizione sottolineare nuovamente la fondamentale importanza cromatica nell’economia sonora del disco di dobro, chitarra elettrica, steel guitar, pianoforte, tutti suonati da Enrico Cipollini (musicista eclettico e partner ideale di Cerea) a magnifico – efficacissimo in tutte le sue dinamiche – supporto e “anima” strumentale di tutti i brani di La Lunga Strada, in un riuscito godibile bilico tra sonorità rock, folk e country. Un disco onesto fino in fondo, consigliato a tutti gli appassionati di cantautorato italiano.
Pasquale Boffoli