PHAROAH SANDERS (1940-2022)
"Un Guru del Linguaggio Trasversale"
Tracciare un profilo del compianto eroe Pharoah Sanders, venuto a mancare a 82 anni il 24 settembre 2022 non sarebbe semplice in poche righe, ma al tempo stesso forse non sarebbe esaustivo nemmeno in molte. Il suo nome viene spesso subito (giustamente) associato a quello di John Coltrane, con il quale ha spalleggiato di potenza da solista in numerosi dischi ed è certamente all’insegnamento e all’esperienza con quest’ultimo che il sassofonista Pharoah deve in buona parte lo sviluppo di un linguaggio universale che attraversa in maniera trasversale diversi suoni e culture.
Non è solo all’Africa e all’India che la musica del Faraone ritorna, ma anche ad altri luoghi d’oriente e occidente dai quali fino all’ultimo ha costruito ponti. Per quanto numerosi e diversi tra loro, Sanders non ha mai suonato soltanto fiati, ma molti altri strumenti di molteplici tradizioni culturali di cui andava sempre alla ricerca e che usava a modo proprio per dare forma al proprio linguaggio. Sarebbe dispendioso elencare qui tutti questi strumenti, per questo si rimanda ai dischi della Impulse!
Altri dischi di grande importanza sono quelli con un suo grande collaboratore, il chitarrista Sonny Sharrock, con cui ha realizzato Tauhid, sempre per la Impulse!, secondo album della carriera da leader di Sanders del 1967, in cui compaiono 2 tracce, una dal titolo Upper Egypt And Lower Egypt e l’altra Japan, per dare un’idea del livello di giustapposizione tra mondi differenti, e quell’altro formidabile album, a nome di Sharrock, dal titolo Ask The Ages, del 1991.
Tra le più recenti collaborazioni si annoverano quelle con Chicago/Sao Paulo Underground di Rob Mazurek del 2014 e da ultimo quella con la London Simphony Orchestra insieme al DJ londinese Floating Points, solo per dare ancora una visuale (parziale) della poliedricità del Nostro.
Sergio Spampinato