CRAIG FINN
"A Legacy Of Rentals"
(Positive Jams / Thirty Tigers / Goodfellas, 2022)
Craig Finn è un cinquantenne cantante e songwriter indie/alternative americano (Boston), leader degli Hold Steady con cui ha realizzato 8 dischi negli ultimi vent’anni, e titolare già di 4 lavori solisti in studio nel secondo decennio dei duemila. Dopo la compilation All These Perfect Crosses (2020) pubblica ora un nuovo smagliante A Legacy Of Rentals. Si legge nelle note del comunicato stampa del disco che “… A Legacy Of Rentals è stato scritto da Craig Finn nel 2020 a Minneapolis durante la pandemia e le manifestazioni legate all’omicidio di George Floyd …”. Di certo di vita reale e fatti Finn ne narra in abbondanza in questi 10 brani con quel suo ormai stigmatizzato spleen vocale sempre al limite tra il cantato e il talking (o “recitato” se preferite) che tiene avvinto l’ascoltatore, senza accenni però di sterile enfasi e pericolo di risultare logorroico.
In alcuni episodi di A Legacy Of Rentals (la luminosa Messing With The Settings, la lunga A Break From The Barrage) Finn accentua l’impiego del suo caratteristico, nudo e scarno talking che lo rende un fascinoso storyteller “senza pelle”. Dove è il cantato invece a prevalere, gli algidi e sapidi moduli vocali dell’artista possono echeggiare all’orecchio dell’ascoltatore più navigato il Randy Newman più cabarettistico o vagamente un Elvis Costello più anaffettivo. A spadroneggiare nel lavoro è il format musicale della “ballad”, lenta come nel caso di The Year We Fell Behind, mid tempo (Due To Depart, Curtis & Shepard, This Is What It Looks Like), tortuosa (Never Any Horses), ariosa (Birthdays), persino di vaga ascendenza springsteeniana (la deliziosa Jessamine). A dar man forte a Finn e a confortare le sue lunghe elucubrazioni con sobrie (mai invadenti) vesti musicali e strumentali molti talentuosi musicisti tra cui Michael Libramento, Joe Russo, Cassandra Jenkins, Annie Nero, Stuart Bogie. Uno storyteller decisamente generoso Craig Finn, che con A Legacy Of Rentals aggiunge al suo carnet artistico già consistente un nuovo validissimo capitolo.
Pasquale Boffoli