TIM BERNE – GREGG BELISLE-CHI
"Mars"
(Intakt, 2022)
Ennesimo album di Tim Berne, uno dei tanti pubblicati dalla favolosa etichetta svizzera Intakt Records. L’altosassofonista dell’avanguardia newyorkese stavolta però, con questo Mars, si presenta in duo con un chitarrista, un giovane e suo grande estimatore, Gregg Belisle-Chi, che solo l’anno scorso, anzi pochi mesi fa, verso la fine del 2021, aveva dedicato proprio a Berne un intero progetto, dal titolo Koi: Performing The Music Of Tim Berne, in cui ha suonato, in solo con chitarra acustica, le sue composizioni. Anche in questo Mars le composizioni sono tutte a firma di Berne, ma l’approccio negli arrangiamenti è quello di una condivisione col suo sodale chitarrista le cui armonie sostengono notevolmente le intricate e sinuose linee melodiche del sassofono. Forse era dai tempi del duo sperimentale con Bill Frisell degli anni ’80, che Berne non compariva soltanto assieme ad un chitarrista; nel 2021 aveva dedicato un intero progetto ad Ornette Coleman, dal titolo Broken Shadows, pubblicato sempre dalla Intakt, che riproponeva lo stile colemaniano nell’intersezione di due sax, l’alto di Berne appunto e il tenore di Chris Speed che sostituisce la tromba di Don Cherry. Lo stile di Coleman ritorna con evidenza anche in Mars nella penultima traccia, Middle Seat Blues, ma in tutto l’album Berne segue una linea propria, uno stile sempre autentico ed un suono di grande potenza, sotto il cui spessore si allargano le maglie delle tessiture armoniche costruite da Belisle-Chi, che nell’esposizione dei temi diventa invece una formidabile eco cameristica del sax. Altro elemento di forza è la supervisione dell’amico chitarrista David Torn, che ne ha curato missaggio e mastering. Un album di ascolto non semplice perché potrebbe sembrare un po’ ridondante di primo acchito, ma che è in verità un momento musicale di grande intensità.
Sergio Spampinato