EMIL MOONSTONE
“Disappointed”
(Hydra Music, 2018)
Genio e sregolatezza? Emil Moonstone, voce dei Two Moons, fa il suo esordio solista con Disappointed rilasciato dalla Hydra Music. Questo lavoro non è da considerarsi affatto un disco di routine, anzi spezza una propensione consolidata che tanto ha costituito il suo passato. Le sonorità proposte infatti si presentano profondamente innovative; un concentrato di musica non facilmente descrivibile che sceglie canoni introspettivi in chiave personale, di libere interpretazioni e fuori dal tempo (In The Train; You Wonder When Will The End). Un output musicale che si colloca a metà strada tra il noise (Fall) ed un vero e proprio mantra cerebrale (Fake). Percezioni che si addentrano nei meandri (New Desire) in un profondo rapporto ricco di fascino che non snatura la componente passionale (This Is Love). Passione come quella di fare musica; musica che come non mai attraverso le tematiche trattate risulta essere un linguaggio contemporaneo che traduce gli scenari odierni in forma poetica. I testi delle nove canzoni parlano di amori impossibili, sogni, delusioni e fallimenti, con la voce inquietante e sempre baritonale di Emil a far da sfondo legandosi assieme in un unico sentimento (la paura) come fosse la colonna sonora di un film. La chiusura dell’album è una cover dei Nine Inch Nails (Hurt) dove aleggia però il fantasma di Johnny Cash a dimostrazione della personalità da cow-boy metropolitano dell’artista che sfodera una verve che non passa di certo inosservata. Una prova più che riuscita; una gradita ed inaspettata sorpresa, ineccepibile ed assolutamente da ascoltare. Bravo Mr. Moonstone, the future it’s so! Brightness!
Luca Sponzilli