UNIMOTHER 27
"Fiore Spietato"
(Pineal Gland, 2017)
Unimother 27 è il moniker del polistrumentista abruzzese Piero Ranalli, già attivo come bassista sul calare degli anni ’80 prima nei City Sewer System e successivamente con il trio space rock psichedelico degli Insider. È stato inoltre nell’ormai lontano 2002, uno dei fondatori degli Areknames, band progressive rock dalla fosca matrice sonora Van Der Graaf Generator oriented; il suo basso sarà presente nei primi due dischi in studio e nel Live At Burg Herzberg Festival 2007 (Germania) in seguito al quale, lascerà la band. Nel 2006 dà vita al progetto Unimother 27, coronato dalla realizzazione di un album dal titolo omonimo, a cui faranno seguito Escape From The Ephemeral Mind (2007), Grin (2008), Frozen Information (2015) e nel 2017, Fiore Spietato.
Una cover caratteristica, caricaturale e psichedelica rappresenta il legittimo biglietto d’ingresso alle seducenti lisergie sonore somministrate dai 50 minuti del disco: 5 lunghe tracce che sprigionano un aroma “made in seventies”. Inizio del “viaggio”, nel quale il nostro è affiancato dall’anonimo percussionista Mr. Fist è There Is No Trip For Cats, incalzante opener dal titolo ironico, avvolgente e visionario tracciato hard psych, nel quale spadroneggia la dilatata chitarra elettrica di Ranalli. Il cammino prosegue autorevolmente nei quasi 10 minuti di Hierophantes, dove in modo serrato, abbastanza destrutturato ma ispirato, si sposano progressive e psichedelia, mentre Something About The Clouds si alimenta di una monolitica base ritmica sulla quale tastiere, chitarra e basso dialogano ossessivamente. Assalti space psych introducono la cadenzata e fascinosa The Wheels Of Memory; funge da prologo a Fiore Spietato, brano più lungo (oltre 14 minuti) che “sigla” il titolo dell’album, una fasciante e suggestiva suite che alterna sprazzi psichedelici, momenti “detonanti” ed atmosfere meditative.
Un piacevole, intrigante e colorato caleidoscopio sonoro. Appetitoso cadeau, in attesa dell’imminente uscita della nuova release discografica AcidoXodicA.
Luciano De Crescenzo