ANER ANDROS
"Artefacts And Sonic Brushstrokes"
(Gentle Wash Records, 2017)
“Just like Foucault stated that there can be no reason without madness, Gombrich wrote that order does not exist without chaos and Virilio described that there is no technological progression without its inherent accident, I am of the opinion that flow cannot be understood without interruption or functioning without glitching. This is why there is a need for glitch studies.” (Rosa Menkman)
L’intimo fascino che emana Artefacts And Sonic Brushstrokes di Aner Andros induce ad una riflessione sullo stato del glitch oggi, a più di un ventennio di una modalità espressiva che non è solo una tecnica ma vera e propria modalità estetica. Aner introduce una modalità aperta al possibile, esemplare a questo proposito l’utilizzo di campioni grezzi come arsenale compositivo. Predomina un elemento liquido, fluttuante, che innerva nella prima traccia 00h una splendida digressione partendo dal campionamento di un … tombino che perde acqua … materico, ruvido e che conduce alla seconda traccia, la più eterea, rappresentata perfettamente dalla splendida immagine di copertina, opera di Terry Ringler, in arte Trash Riot … una tuffatrice d’epoca ascende … in uno slancio verso l’infinito … straordinaria la forza onirica del brano, profondo il senso di equilibrio complessivo, l’intima forza centrifuga che prende forma compiuta col procedere del lavoro, che evita qualsiasi passo falso nell’effettistico, anche quando l’omaggio ai Coil diventa percepibile. Colpisce la capacità di mescolare fonti lontane, eterogenee creando soluzioni personalissime, sempre procedendo per aperture, mai per delimitazioni.
Suggerisco di ascoltare su Mixcloud Enhanced Sound Collages splendidi collage sonori degni della migliore scuola dadaista!
Leo Learchi