FLOAT
"S/T"
(Seahorse, 2017)

Anche se sono trascorsi diversi mesi dalla sua produzione, è nostro piacere segnalare la prima uscita di Alessio Bosco, in arte Float. Una serie di composizioni intimiste e personali, costruite su percorsi ritmici e vocali pregni di un’atmosfera rarefatta e sognate, fluida ed emotiva. Dall’iniziale A Lighthouse, misteriosa ed evocativa, Alessio Bosco costruisce, con ispirata immaginazione, un percorso sonoro limpido ed introspettivo, un ambient-pop dalle sfumature minimali e post-rock. La successiva Sons Of Saturn è delicata ed emotiva; dopo un inizio ritmico il brano si apre come un bagliore improvviso che ci culla dolcemente. Non da meno Sailor’s Promises, bellissima, con suoni marini che ci trasportano lentamente in arabeschi di note fatti di sogno e ricordo. As Full Of Spirit As The Mounth Of May si apre con un carillon ancestrale che ci immerge al centro di un suono che trova la sua personalità nell’abilità del songwriter di assemblare ricerca sonora ed ispirazione tramite un utilizzo sapiente della strumentazione. The Bride vive di un minimalismo ambient alla Brian Eno, emotivamente molto coinvolgente. È senza dubbio la voce dello stesso Bosco ad essere uno dei punti di forza del disco. Chiude il percorso la ripresa di A Lighthouse, qui ancora più enigmatica e profonda nel suo dipanarsi nell’oscurità. Nonostante i suoni siamo a volte un pò datati, senza dubbio quest’album vive di una sua personalità ben precisa, che ci fa sperare molto bene per le produzioni future.

Marco Frastuoni