A.V.
"Messina 1908"
(Dornwald, 2017)
Messina 1908 è la prima produzione discografica della nascente Dornwald Records, “Indipendent Music Label” italiana che fa capo a Lorenzo Nobili (giornalista musicale, noto per la sua collaborazione con diverse testate musicali italiane quali Frastuoni, Darkroom Magazine e Rosa Selvaggia). Una nuova realtà che dà voce ad una serie di band in area experimental/neofolk/noise, un “concept album” coraggioso, volto a celebrare il sodalizio tra due popoli, quello italiano e quello russo.
L’evento che funge da incipit è il terremoto di Messina del 1908, tra i più catastrofici del XX secolo, che coinvolse non solo la città di Messina, ma anche Reggio Calabria, causando la morte di migliaia di cittadini. Per una serie di circostanze, tra caos generale, morte e atti di indegno sciacalaggio, i primi soccorritori stranieri furono i marinai russi, che, con una serie di navi, si diressero alla volta della città sicula. Un atto eroico e mai dimenticato, ricompensato da una speciale medaglia al valore, stampata sulla copertina del CD, nonché la costruzione di un monumento nella città di Messina, situata nel “Largo dei marinai russi” e di cui una parte è visibile sul CD (l’artwork è di Raimondo Gaviano, Svart1).
È grazie al sodalizio tra Solimano Mutti (TSIDMZ) e Lorenzo Nobili che il progetto e la Compilation prendono forma, un manifesto artistico unico nel suo genere, una collaborazione tra artisti italiani e russi per commemorare un evento storico che è giusto non dimenticare. La compilation spazia tra sonorità industrial, ambientazioni classiche e pagane, ambient e noise, neo-folk, suggestioni sperimentali e marziali; un album coeso ed organico, capace di coinvolgere l’ascoltatore dalla prima all’ultima composizione. Ben undici gli artisti presenti, si parte dai Carnera di Giovanni Leonardi e Yvan Battaglia, che aprono il viaggio con i marziali ritmi di Corazzata Slava, suggestivi e coinvolgenti. Si prosegue con i russi Nytt Land con The Last War (Dream Vers.) e gli italiani J Orphic con Respira, entrambi capaci, con estrema spontaneità, di creare arpeggi neoclassici d’altri tempi i primi e visioni dark ambient tese ed inquietanti i secondi. È la volta di virtuosismi noise-ambient di ampio respiro, grazie al progetto Svart1 (Derido Alla Morte Sopravvivo Alla Morte), un crescendo di disturbi rumoristici e TSIDMZ (Marching For Friendship), un electro marziale gelida di forte pathos. Un piccolo gioiello è la song di Valerio Orlandini, Eurasian Solidarity, cinque minuti si sonorità oscure e claustrofobiche, uno dei miei preferiti. Ispirati anche i Kratong e i Anenerbe Music Club, i primi con gli arabeschi misteriosi e ipnotici di As The World Disappears, e i secondi con il post-punk tastieristico di Zavtra. La Compilation termina il suo percorso con l’avvincente neo-folk di Total Kollapse dei Porta Vittoria, di un romanticismo a tratti struggente e i ritmi neo-folk dei russi Moon Far Away nella bellissima The Soldiers Of Heeresgruppe Mitte. Chiude un brano che vede la collaborazione tra Corazzata Valdemone e gli Anenerbe Music Club, nella rivisitazione in lingua russa di un brano datato 1935 ad opera di Enzo Fusco Signorine Non Guardate I Marinai.
Il “primo vagito” della Dornwald Records non poteva essere più incisivo e personale, un lavoro strutturato e proposto con intenzione e passione.
… as the world disappears …
Marco Pantaleone