L’AN2000
"Illusions"
(Manic Depression, 2016)
La Manic Depression Records è un’etichetta discografica francese che è stata capace, nell’arco di pochi anni, di ritagliarsi una visibilità ed una credibilità di tutto rispetto in ambito coldwave/gothic/indie/post-punk. Sempre alla ricerca di nuove band capaci di ricreare sonorità oscure e decadenti, annovera in scuderia nomi di grande spessore (molte tra l’altro le realtà “made in Italy”, come Ash Code, Avant Garde, Geometric Vision e Winter Severity Index). Non da meno i L’An2000, francesi per l’appunto, che dopo il buon Strangers del 2015, cinque songs improntate su ottime composizioni post punk di matrice electro, ci propongono il loro ultimo lavoro in studio dal titolo Illusions.
L’album si compone di 8 tracce, 5 inediti e tre ripresi dall’album precedente. Iniziamo con l’oscura Nonsense, graffiante e ritmica, per passare alla monolitica e decadente Post Vitam, perfetta per abbandoni emotivi e nostalgiche visioni. Il disco vive di una sua omogeneità compositiva, che si rivela con il techno-pop di Je Te Fuis, le trame new romantic di Malibu, fino ai i ritmi alternati ed ipnotici di The Light. Concludono tre dei brani più ispirati del primo lavoro, la carismatica Stranger, robotica e tastieristica, l’ossessiva La Route in extended version, ed infine la melanconica e decadente Paris.
Ascoltare i L’An2000 è come fare un tuffo nei pieni anni ’80, un mix ragionato ed equilibrato di tutti quei generi che hanno caratterizzato il decennio che fu, non senza quel minimo di spontaneità e creatività necessaria per farceli apprezzare. Legati indissolubilmente alle sonorità più wave del periodo, grazie ad un uso capace di synths e chitarra unito alla voce profonda e versatile del frontman, ci consegnano un lavoro pregevole.
Marco Pantaleone