bAd bAd
"S/T"
(Ss, 2017)
Deliranti, abrasivi, nervosi, romantici, alienati, cacofonici, disadattati, rumoristici, psichedelici, visionari, stralunati. In una sola parola: bAd bAd, giovane band che piomba irriverente dalle terre californiane di Oakland senza compromessi, attaccando i nostri padiglioni auricolari come solo gli artisti liberi da compromessi sanno fare. Già all’attivo con due uscite, un’ottima tape datata marzo 2014 dal titolo omonimo, 8 tracce brevi e intense, ed un singolo (senza titolo) datato settembre 2015, due brani allucinati e violenti costruiti con un’aggressività tecnica impressionante. Entrambe le produzioni, molto personali, proponevano una band capace di costruire un suono che, pur attingendo dal passato, in primis garage, punk, psichedelia e noise, risultava originale grazie ad innesti di stralunato pop trasversale.
È di questo febbraio l’uscita del loro nuovo album, un affresco sonoro che conferma lo stato di grazia della band. Si comincia dallo psychpunk di Dead Ends, Waste e Pollen, affreschi visionari imprescindibili per immergersi nell’universo bAd bAd, all’acid post-punk di Low Ambition, capace di coniugare linee melodiche e nervose con grande maestria. Dalle allucinazioni noise di Hypnagogia, 5 minuti di alterazioni di coscienza senza tregua, ai ritmi sincopati di Take Down, inafferrabile. Il sound dei bAd bAd è avvincente, dinamico, provocatorio, caratterizzato da una sicurezza fuori dal comune.
Arriviamo alla veloce e mistica Conundrum, quasi un “garage” rivisitato infettato da riff di chitarra che “sporcano” il suono rendendolo ancora più intrigante. Grandi le capacità vocali del frontman, altro punto di forza della band. Ci lasciano sensa fiato con Rope Burn, degno pezzo di un album che fa della sua irrequietezza compositiva il suo punto di forza.
I bAd bAd fanno centro nuovamente e ci propongono un album personale e mai scontato, che ci scuote e ci stupisce, come un mosaico, grazie a due chitarre, un basso ed una batteria, compongono e scompongono la materia musicale in maniera coraggiosa e oltraggiosa, creando un suono avvincente, capace di impossessarsi del nostro stato emotivo, stravolgendolo. Da non perdere di vista! …
Marco Pantaleone