NÈRA
"S/T"
(Alka, 2016)
I cinque fiorentini Nèra sguazzano – senza andare a cercare in chissà quale territorio straniero – in quegli imperi alternativi degli anni ’90 consumati sull’ara rotante del CPI, e per questo hanno una marcia in più che li rende unici, mutanti e carichi di una tensione emoticon elettrica di prim’ordine.
Tornano con un EP omonimo, cinque ombre soniche che riportano in superficie Disciplinatha La Cosa Migliore, Soon La Plastica, Wolfango, AFA Credevo Fosse Realtà, Umberto Palazzo e il Santo Niente Quel Che Sei, Amplesso, un clima caldo e tirato che si assume le responsabilità di ritrovare la concentrazione di fare rock di quello funambolico, di quello che non solo distorce i timbri, ma anche le visioni o le capacità straordinarie di lasciare segno indelebile del proprio passaggio; disco umorale, intenso e mai fermo, una dannata scorribanda a tutta forza che declina un nuovo logos, “diversamente allucinato”. Assolutamente coinvolgente.
Max Sannella