REATARDS
"Teenage Hate"
(Goner, 1998 – Goner, 2011)
L’esordio sulla lunga distanza dei Reatards è uno degli album punk più belli e dirompenti dei ’90. Vi consiglio vivamente quindi di mettere le mani su questa bellissima ristampa in edizione deluxe ancora in circolazione, con la quale la Goner ha voluto ricordare l’irrequieto frontman della band ad un anno di distanza dalla sua tragica scomparsa (13 gennaio 2010). Un doppio LP (120 gr o vinile trasparente) che ai 18 attacchi sferrati originariamente (1998, sempre Goner) da Steve Albundy, Elvis Wong Reatard e da un ancora minorenne Jimmy Lee Lindsey Jr., in arte Jay Reatard, ne affianca ben 21 tratti dai primi vagiti del trio custoditi nelle rare cassette S/T e Fuck Elvis, Here Are The Reatards, in alcuni dei quali è il boss stesso della Goner, Greg Cartwright, a picchiare sulle pelli.
L’irruenza della futura reincarnazione di Jay, i Lost Sounds, è già tutta qui. Teenage Hate è diretto ed esplicito fin dalla copertina il cui artwork in B&W ricalca fedelmente quelli essenziali e spartani dei favolosi tempi punk che furono. A chiarirne i contenuti le tre cover in scaletta (non specificate nelle note di copertina) I Love Living dei Fear, Down In Flames dei Dead Boys e Ollie Vee di Buddy Holly che con il bonus LP salgono a 7 omaggiando Lil’ Bunnies, Litter, Johnny Vomit & The Dry Heaves e addirittura i Beatles. Un’alternarsi di frustate deraglianti e “ballate” nervose dall’animo profondamente rock’n’roll che si dimenano tra irruenze tipicamente Oblivians ed assalti melodici alla Ramones urlati con disumana “disperazione” e furia apocalittica (le urla di Jay sono la quintessenza della sua musica). Provare I Love Living e Quite All Right (un treno in marcia) per credere, due autentici capolavori nonché un gancio ben assestato nello stomaco di chi ancora è dell’idea che il punk sia morto da un pezzo.
Romanticamente distruttivo!
Salvatore Lobosco