L’ETIOPE
"I Nonni Sono Morti"
(Autoprodotto, 2016)
Ecco: loro passano per l’enigma dell’underground, ma molto probabilmente si sottovalutano definendosi una band retro-indie cantautorale, ascoltandoli bene covano altro sotto queste quattro tracce del loro EP ufficiale, I Nonni Sono Morti, un mondo satinato e notturno “clubbing” che cerca di superare sempre un confine che nessuno – fino ad ora – ha mai tracciato.
Sono i milanesi L’Etiope, quartetto trascinatamente esistenzialista che tesse un insieme di nebbie e colori ovattati di pregio, una possibilità creativa e sentita che gira tra forte credibilità e parole vissute, slegate dai clichè e ruffianissime dentro i bordi di una vita ai confini con le albe primaticce, e con i pensieri cantati in tralice.
Il disco prende il nome in prestito da un frame di “Ecce Bombo” di Nanni Moretti, e sono solo quattro tracce, ma sufficienti per incrementare le cose buone con l’aura della brillantezza musicale, tracce dal sapore amarognolo e retrò che hanno una libertà mentale e fuori schema. Il rimbombo a crooner shuffle (molto Buscaglione) 12 Maggio 1974, uno slow disincantato Immobilis In Mobili, un Bongusto smaliziato L’Assenza Del Tempo e lo shake beatnik che fa ondeggiare Prosopopea lasciano all’ascolto il gusto incontrovertibile di un originale “ingranaggio sonoro” veramente eccitante. Promossi!
Max Sannella