THE WORMS
"Everything In Order"
(Negative Space, 2016)
Il sound dei Worms è veloce e scattante pieno di brio e dotato di una carica corrosiva e anarchica tipica delle band punk. L’album, come dice il titolo, cerca di mettere ogni cosa al suo posto, ciò dal punto di vista musicale sembra essere riuscito pienamente al gruppo. Il lavoro si compone di undici brani che durano mediamente un paio di minuti spesse volte composti da ritmiche sincopate, chitarra e batteria la fanno da padrone occupandosi di serrare i toni e di portare alle estreme conseguenze il discorso musicale. La carica dinamitarda del gruppo è devastante e colpisce oggi giorno che una band riesca a fare del buon punk restando con i piedi per terra, nel senso di restare ancorati ad una voce che non è brutal o death e di non cercare virtuosismi strumentali dove la tecnica artistica domini la scena, tralasciando brani come My Annihilation pienamente hardcore. Vi è un richiamo a 154 dei Wire anche se qui abbiamo una voce più rude e una linea melodica che si avvicina più al noise che alla new wave, ascoltando la titletrack Everything In Order, si potrà notare come il parlato è accompagnato da una linea musicale assai grave ma al tempo stesso semplice e ripetitiva. Certo non tutto l’album è strutturato in questo modo, ci sono pezzi come Fairness dove le variazoni ritmiche ed armoniche sono maggiori, ma in sostanza l’idea che è alla base del punk e cioè pezzi semplici e veloci che non durino un’eternità viene rispecchiata perfettamente dalla band. Sentiremo una batteria che per certi versi rievoca i Clash del resto è proprio da questa musica così antisociale e ribelle che nascerà il pop di tipo avanguardistico cioè un pop che si elevava dalla mediocrità musicale di base degli anni ’80.
Domenico Romano