MANGIACASSETTE
"Non Lo Voleva Sapere"
(Ibexhouse, 2015)
Dopo la pubblicazione, nel lontano 2011, di Disco Interno, Lorenzo Maffucci rimette i panni di Mangiacassette. Uscito lo scorso ottobre, per la Ibexhouse, Non Lo Voleva Sapere è un ottimo esempio di punk cantautorale, un viaggio tra le emozioni e le paure dell’artista, capaci di coinvolgere l’ascoltatore in un trip molto vicino alla realtà delle cose. Undici tracce, che si snodano tra punk, cantautorato, venature lo-fi ed elettronica minimale. A manifesto dell’intera produzione, alcune tracce su tutte. La prima, nonché apertura del disco, è Sembravano Pesci O Carte Stradali?. Una composizione essenziale ed avvolgente che, con il suo velo di mistero, attua una “ipnosi del corpo morto”, distaccandolo dalle capacità cognitive, grazie all’utilizzo dell’elettronica, che ne esalta i contenuti. Il testo, poi, la rende una title-track rivelata. Ho Nascosto Un Sasso, invece, è un brano veloce, fedele al punk “tradizionale” che, per durata (un minuto e quaranta), fa il paio con l’intensità acustica del punk “da camera” di Una Disperazione Di Breve Durata, traccia conclusiva del disco, di un solo minuto. Molto interessante è pure la numero dieci, quella Era Una Stanza Vuota dall’andatura lenta, con un intro e un closing di puro rumore elettronico che, abbinati ad un intervallo musicale proveniente da profonde sensazioni, trasportano la composizione in una sorta di ambient sperimentale. A simbolo del “punk cantautorale” citato all’inizio, le note di Ecco Le Spine Dell’Anno Scorso e Non Si Può Sapere Cosa Sia Successo, accompagnata da un video suggestivo. Lorenzo Maffucci ha fatto centro. Consigliato!
Gerry D’Amato