MORFEMA
"Al Mare D’Inverno"
(Autoprodotto, 2016)
Affiorano, come un raro aroma malinconico di cose intelligenti, da dire e da suonare, le tracce di questo Al Mare D’Inverno dei bergamaschi Morfema, come se la produzione di certe canzoni fosse affidata ad una stretta di cuore improvvisa. Secondo lavoro per questo quintetto talentuoso, leggermente (e bene) fuori percorso rispetto a tante altre band che calpestano i sotterranei della musica. Un fascio nervoso e delicato di pensieri e odori (pare veramente di sentirli) di salsedine e spumosi cavalloni, annoiati di essere solamente “quadri” per solitudini personali. Sono sei tracce di rara bellezza, tra rock alienato, specificità cantautorati e impeti distorti d’oltreoceano, tracce che prendono corpo e fanno contrasto fecondo tra elettricità e armonia, per un ascolto umorale ricco di vita riflessiva.
È un disco che a suo modo spazza via certe ovvietà, che non si fa meteora, ma un punto fisso dove affidare ricordi e sogni da parte dell’ascoltatore, piccoli cristalli ardenti che in certe coralità intrecciate come Corallo, o nelle masse amperiche di Il Quadro In Salotto, o ancor di più nelle maglie della poesia col jack della bellissima A Carnevale Nell’87, puntano, fuori dal limbo mediatico, a divenire capolavori da scoprire.
Max Sannella