TIC TAC BIANCONIGLIO
"Il Volto Di Lewis"
(Autoprodotto, 2015)

Tic Tac BianconiglioÈ dell’anno da poco trascorso questo inquietante “requiem” sonico che porta l’emblematica sigla Tic Tac Bianconiglio. A creare l’immaginario visuale ed armonico di tale “project” convergono spontanei la misteriosa Cristina Tirella (voce e basso) e Armando Greco (seconda voce e chitarra). Territorio d’incipit delle loro visioni, la fredda e nebbiosa Milano. Attivi già dall’ottobre del 2011, Armando, grazie all’illuminato incontro con Cristina, concorda nel dar vita ad una nuova realtà artistica, che, pur ricalcando in qualche modo i fasti di sonorità wave e post-punk, si arricchisse di sperimentazioni post rock chitarristiche dalle sfumature noir, il tutto avvolto in una estetica da favola nera dai testi recitati. Dopo due anni di ricerca “sonora”, la band approda al primo demo, Sasso Di Fiori (Volume 1), che viene distribuito dall’etichetta Top Record. Nel maggio del 2014, a Sasso Di Fiori (Volume 1) vengono aggiunti altri 5 pezzi, grazie ai quali prende forma Sasso Di Fiori Volume 1 E 2, uscito per l’etichetta Indie Box.

Ed ecco arrivare, finalmente, nel 2015, Il Volto Di Lewis. Album non facile, si concentra sul mondo fantastico dello scrittore ottocentesco Lewis Carroll (fu anche fotografo e matematico) e del suo famoso scritto “Alice Nel Paese Delle Meraviglie”, così come sulla figura del “giocoso” bianconiglio, personaggio del mondo fiabesco. Otto composizioni che non si limitano a ricalcare i suoni “freddi” nati da band come Joy Division o i primi Cure, ma vanno ben oltre. Grazie ad una impegnativa, ma ancora limitata ricerca sonora, i Tic Tac Bianconiglio sperimentano e a volte riescono a turbare, anche grazie alla voce “recitativa” e allucinata di Cristina. Oscurità e mistero, pathos ed elettronica. Bizzarri e chitarristici, i Tic Tac Bianconiglio sembrano voler rivendicare un posto, non suonano per gioco, e lo dimostrano con i loro brani, a volte troppo ripetitivi nella loro “forma canzone”, ma con una “verve noir” seducente. Da sentire la titletrack Il Volto Di Lewis, Memorie Di Un Amore Ritrovato, Nella Tana Del Brucaliffo, Psicogenia, Petali Di Piombo e Le Sue Orecchie Dietro La Porta. Tutti brani strutturati come ad evocare chissà quali paure, ansie o squilibri emotivi.

“… occhi neri, orecchie alzate …”, il bianconiglio che si aggira nei corridoi bui della nostra coscienza è sempre in agguato … aspettiamo allora un assalto che ci devasti!

Marco Pantaleone