OWEN MAERCKS
"Teenage Sex Therapist"
(Autoprodotto, 1978 - Feeding Tube, 2014)
Strana storia quella di Owen Maercks, ma il rock non è avulso da outsiders come lui, del quale l’unico album realizzato nel lontano 1978 è rimasto nelle tenebre per ben trentasei anni. Si fa davvero fatica a comprendere le ragioni del rifiuto della casa discografica, evidentemente poco lungimirante, alla quale Maercks inviò il promo. Il capo della Blank Records, una sussidiaria della Mercury, lo fece chiamare al telefono dal suo assistente, come racconta lo stesso Owen Maercks, solo per dirgli quanto avevano odiato quel disco. Poi nulla per più di trentacinque polverosi anni, finchè la Feeding Tube Records, una piccola e prestigiosa etichetta con base ad Hampton (Massachusetts), si accorge di lui e ristampa nel 2014 il suo Teenage Sex Therapist in 600 copie, che vanno subito esaurite e così l’anno seguente lo ristampa nuovamente in ulteriori 500 copie e stavolta in vinile colorato, con inserto e maggior cura. Il disco diventa quasi immediatamente un cult record grazie al passaparola, qualche, meno di poche in verità, recensione “giusta” e soprattutto alla rete, sulla quale l’album viaggia molto bene nei download.
Registrato in soli tre giorni in quel di Monterey, dove nel frattempo il nostro si era trasferito, con una formazione di prim’ordine, tra i quali spicca il chitarrista, all’epoca emergente, Henry Kaiser, che avrà in seguito una carriera nel jazz di frontiera, e con, tra gli altri, John Oswald e John Gruntfest al sax e Fred Chalenor al basso. Musicalmente imprevedibile, spiazzante, eterogeneo Teenage Sex Therapist rivela nei suoi dieci brani, ad un attento ascolto, influenze tra le più disparate, immaginatevi un Tom Verlaine alle prese col repertorio di Captain Beefheart per farvi un’idea. Se infatti l’iniziale Sleeping With Great Work Of Art è proto punk, ma tutto sommato mainstream, il resto dell’album è un pugno nello stomaco, a cominciare da Heart Transplant con la chitarra punk di Kaiser e i sax con devianze free jazz, alto e baritono, di Oswald e Gruntfest, per non dire dei tre minuti e mezzo di “musica totale” della beefheartiana 60 Cycle Hum. Nancy Calls Collect sembra uscita da For Your Pleasure, tanto i riff di chitarra e sax somigliano ai Roxy Music migliori e non da meno la voce di Maercks, ma è la lunga ed intensa Intense Young Man il capolavoro coi suoi oltre sei minuti di dialoghi e rimandi ossessivi tra il drumming di David Bolle e la chitarra del nostro Maercks.
Sono certo, senza temere d’essere eretico, che se fosse uscito nel 1978 Teenage Sex Therapist sarebbe balzato nell’olimpo dei dieci dischi più importanti pubblicati in quell’epopea favolosa, a cavallo tra il ’75 e la fine di quella decade, di artisti e gruppi che gravitarono intorno al noto locale CBGB, invece di donare pallidi sprazzi di tarda notorietà e postumo riconoscimento al suo, oggi cinquantanovenne, autore.
Giuliano Manzo