STEFAN CHRISTOFF / POST MORTEM
“Tape Crash #12”
(Old Bicycle, 2015)
Stefan Christoff (Sam Shalabi, Peter Burton, Matana Roberts, parte del collettivo Howlarts, attivo nell’ambito della scrittura, della poesia, del cinema, oltre che nel campo musicale) e Jan Kees Helm aka Post Mortem (all’attivo diverse release in 25 anni di produzione artistica, per di più di stampo noise/experimental), sono gli autori di questa uscita split dal titolo Tape Crash #12, ultima release della oramai consolidatissima Old Bicycle Records.
Il lato A è affidato a Stefan Christoff con cinque composizioni di stampo ambientale dove di volta in volta strumenti come la chitarra (in reverse nella iniziale Fenêtres Sonores, e nella traccia #4, Correspondance), l’organo (sofferentemente pulsante in Organ Rhythms Under The Rain, dai toni più sacrali nella successiva Silver Organ) o il pianoforte nella conclusiva Piano In The Atmosphère, tessono trame ambientali, quando non cameristiche, senza particolari variazioni dinamiche per un continuum sonoro ed emotivo bruscamente spezzato dalla suite di 22 minuti che compone il lato B di questo nastro. Waasland, ad opera di Post Mortem, si apre con field recordings che ci trasportano immediatamente in un’ambientazione marina. L’incedere ripetitivo di interferenze radio, registrazioni vocali etc, cresce in una stratificazione continua più o meno bruscamente interrotta dal piano che affiora ad 1/4 della traccia stessa. Ma è solo una boccata d’aria prima di re-immergerci nei suoni ambientali e nelle reiterazioni sonore che caratterizzano i primi cinque minuti del suddetto nastro. Un nuovo crescendo, per riprender fiato ancora a metà del viaggio. Questa volta la traversata è più lunga e ci accompagna a due minuti dalla fine del lavoro. Il piano sarà il sommesso compagno di viaggio di tutta la suite, lato B di questo interessante lavoro a quattro mani, di non semplice ascolto ma di indubbio valore.
Onore a label coraggiose come la Old Bicycle Records per le sempre ottime e interessanti proposte musicali che ci regalano. Buon Ascolto!
Anacleto Vitolo