ATHENE NOCTUA
"Others"
(Dreamingorilla, 2014)
Athene Noctua è il nome scientifico attribuito alla civetta, rapace dal pregnante significato simbolico, di sovente accomunato (probabilmente a torto) alla malasorte e alle avversità. Entità divinizzata da antichi greci e romani, per i primi era associata mitologicamente al culto della dea Atena (da cui il nome suddetto) ed identificata come emblema di sapienza e saggezza, mentre per i secondi rappresentava essenzialmente la dea della guerra. Non va trascurato inoltre, il rilevante “culto” figurativo avuto da quest’animale in ambito filosofico, in particolare attraverso gli scritti del teutonico Friedrich Hegel. “Summa” traslata in onde sonore dal quartetto piemontese costituitosi sul finire del 2010 nella provincia cuneese, precisamente a Mondovì. Andrea Bailo, Tommaso Fia, Cristiano e Simone Rossi dopo l’alba discografica siglata dall’EP Glayx datato 2011, ci danno in pasto Others, prima ispirata “full release” incisa in analogico sotto la supervisione di Paride Lanciani (lo ricordiamo innanzitutto per le collaborazioni con Steve Albini) nel suo Oxygen Studio. Per potenziare l’impatto e dilatare il loro “voltaggio sonico”, durante le performance live, i nostri si avvalgono inoltre di Pietro Caramelli (chitarra e tastiere) nelle vesti di “add musician”. Otto episodi strumentali dalle stimmate fascinose e avvincenti si dipanano nell’arco di poco più di 46 minuti; Others mi schiude un intrigante, intimista, claustrofobico panorama sonoro dalle connotazioni lisergiche e variegate. Il background sonico sprigionato dall’ascolto dell’album oscilla in modo autorevole e personale tra evidenti pulsazioni post rock con qualche sporadico picco proteso verso “mete” stoner e un avvolgente progressive rock a tinte psichedeliche, costellato di vibrazioni in mood palesemente “krautrock oriented”; il tutto non può che evocare inevitabilmente suggestioni “made in seventies”. Viaggio consigliato!
Luciano De Crescenzo