HYSM?DUO
"All Impossible Worlds"
(A Shame / Dente Di Sega / Eclectic Polpo / Hysm? / Kaspar House / Lemming / Neon Paralleli / Only Fucking Noise / QSQDR / Il Verso Del Cinghiale / Wallace, 2014)
Nuova uscita per i pugliesi Hysm?Duo, Stefano Spataro e Jacopo Fiore, All Impossible Worlds vanta un buon numero di collaborazioni, fra cui spicca il nome di Paolo Cantù, e, fra tanti, il logo Wallace in copertina. Considerando la loro missione, “Experimental improvisation” abbiamo pochi dubbi sul sound che ci aspetta. Batteria asciutta, basso sempre presente, chitarre distorte e un’attitudine fuzz che fanno da tappeto a divagazioni psichedeliche vagamente oniriche, dando spazio anche piacevoli sorprese. Seguiteci!
Si comincia con Leviathan Vs Predator, classica jam di matrice space rock con ritmi tribali annegati in un magma di effetti addolciti da fraseggi di synth e cori mistici. First And Second Hypothesis è un tripudio di sperimentazioni, mette assieme un cantato sguaiato ed efficace a colate di riff e variazioni ritmiche, ci fa assistere ad irruzioni di filtri ed onde sonore violentate, seguiti da ritorni alla quiete disturbati da dissonanze per poi rideflagrare nelle sguaiatezze iniziali con massima naturalezza. Il controtempo declamato di Green Flesh introduce le innumerevoli cavalcate di chitarre dai mille suoni, un pezzo che in realtà racchiude tantissime idee per altrettanti sviluppi, una possibile bomba live da spremere all’infinito, da prolungare fino al sorgere dei primi raggi di sole. I Want To Hug Everything, pur vantando lo stesso eclettismo degli altri pezzi, è il brano più compiuto dell’album, gli inserti di sax si innestano splendidamente in un tessuto sonoro avant rock che funziona benissimo con semplici riff accattivanti e ritmo sostenuto, in fondo esattamente ciò che basta per suonare grandi pezzi. Desires And Choice vanta chitarre stoner sul solito gran battitto tribale fino ad un cantato urlato che lascia il passo ad una chitarra pigolante e sinistramente rassicurante, sapienti controtempi trascinano il pezzo fino alla fine e preparano il gran finale di Death And Dreams, che dopo un ponte fuzz introduce un canto trasfigurato ed una coda in cui un sax acido prende possesso della scena e demolisce ogni tentativo di ordine esecutivo fino alla conquista del silenzio.
All Impossible Worlds è un album estremamente godibile, come ogni lavoro improntato su un’attitudine impro, colpisce più per le idee e i suoni che per la compiutezza dei brani e lascia una profonda curiosità per la trasposizione live. Crediamo che proprio sul palco, con dei tempi dilatabili a piacere a seconda dell’ispirazione del momento, il lavoro possa funzionare perfettamente, per cui segniamo e facciamo segnare subito Hyms?Duo nella lista dei live da cercare. Fidatevi, siamo sicuri che nel buio di una sala si godrà ancora di più.
Luig D’Acunto