NOTS
"S/T"
(Goner, 2013)

NotsL’EP in questione, uscito per la Goner del benemerito Jack Oblivion a nome Nots, trio (oggi quartetto) “al femminile” di casa a Memphis, è stato, a mio modesto avviso, uno dei migliori 7” dello scorso anno. Oltre al già citato, la band ha all’attivo un singolo ed un album fresco di stampa entrambi dell’anno in corso ed anch’essi targati Goner. Charlotte Watson, Laurel Ferdon e Natalie Hoffman non sono alle prime armi, hanno già avuto modo di affilare i loro strumenti negli Ex-Cult, nei Manatees e nei Moving Finger, tutte band di un certo interesse per chi, come me, ama addentrarsi nell’undeground americano. Delle tre produzioni, dicevo, è stato questo loro debutto in formato 7” ad avermi particolarmente colpito per i suoi contenuti scarni ed abrasivi che vanno pescare in un post-punk scheletrico ed urticante dalla velenosa attitudine punk. I quattro brani che lo compongono, due per lato, in poco meno di 10 minuti lasciano decisamente il segno con Dust Red e Animal che, scandite dai colpi “sordi” di una batteria primitiva, mostrano un’urgenza rabbiosa imbottigliata in un incubo sotterraneo e Salesman e Talk Show che, persistendo nell’incubo, riportano alla memoria Joy Division e Chrome (ricorrenti spesso negli ascolti degli ultimi anni) tra valanghe di humus sonico metropolitano. Quattro pezzi quindi che nell’offrirci un’intrigante evoluzione in chiave moderna di un post-punk essenziale sono quanto di meglio il panorama musicale “sotterraneo” americano possa offrire al momento, per cui vi invito caldamente e con estrema urgenza a procurarvi una copia di questo piccolo gioiello, vista anche l’esigua tiratura, limitata ad appena 400 copie.

Salvatore Lobosco