BAKERSFIELD BOOGIE BOYS
"S/T"
(Rhino, 1980)
La stravagante copertina dell’unico e solo disco degli sconosciutissimi Bakersfield Boogie Boys (un omonimo EP stampato dalla Rhino nel 1980) raffigura tre bifolchi, completi di salopette, cappelli da cowboys e curiose maschere da saldatore che ne coprono i volti, con alle loro spalle un minaccioso truck rosso. Immagine fortemente evocativa, un misto tra Duel, Hazzard, lo slasher Sweatshop e la disneyana Banda Bassotti. Volgarmente inquietante.
Il disco, mai ristampato, dura il tempo di una sigaretta e contiene solo quattro brani: un originale Flying Tigers, spastico sci-fi garage con estemporaneo assolo acido di chitarra e tre stravoltissime cover, il classico country Okie From Muskogee di Merle Haggard, Get Off My Cloud dei Rolling Stones, I Get Around dei The Beach Boys, tutte rivisitate in maniera minimale e demente, con un’attitudine genialmente bizzarra che può ricordare soprattutto i Devo ma anche i Residents o i Flying Lizards nel processo postmoderno di riciclo della musica di massa attraverso riletture perversamente inumane dei classici.
Chi fossero in realtà i Bakersfield Boogie Boys rimane un mistero. Inizialmente si pensava che fossero i Devo camuffati o gli stessi tipi della Rhino o ancora che fosse un’altra strategia di occultamento dei Residents … nulla di certo. Molto probabilmente invece erano solo tre campagnoli di Bakersfield (California) che, nutrendo una forte fede per la celebre band di Mark Mothersbaugh, volevano solo essere: DEVO-TI!
Danilo D’Alessio