IL QUADRO DI TROISI
(Milano, 4 giugno 2024)

Avevo atteso a lungo questo live. Scoperti per caso durante la pandemia, questo ammirevole gruppo mi ha sollevata da una crisi che stavo vivendo in quel periodo. I testi, la musica, la voce eterea di Eva Geist sono capaci di toccare corde profonde come poche. Ho cercato il vinile, il primo album, l’omonimo, sulla cui cover appare una fotografia in bianco e nero in cui sono rappresentati Eva Geist e Donato Dozzi, seduti su una poltrona che unisce e separa allo stesso tempo. Dovevo averlo. Con pazienza e, sfidando le mille peripezie dell’epoca strana che stavamo vivendo, finalmente dopo qualche settimana, con estrema felicità, si è ritrovato tra la mia amata collezione. Il secondo disco, La Commedia, sublime, è uscito quest’anno, sbocciando come una nuova primavera, seguito da un tour di concerti live. Durante l’intervista dopo il concerto ai giardini della Triennale di Milano, Eva mi racconta con tutta la sua gentilezza e sensibilità rispettosa che Pietro Micioni aveva sempre fatto parte del progetto, ma dietro le quinte, invece adesso possiamo esserne consapevoli tutti perché è presente anch’egli sul palco.

A volte chi ha vero talento rimane sempre un po’ celato per eccesso di umiltà (n.d.r.). Un concerto del genere va ascoltato e sentito con attenzione e trasporto, per inebriarsi da messaggi di una elevazione di spirito superiore. Così si compie un viaggio dentro il Sé, una pratica trascendentale per migliorarsi. Quella sottile malinconia e l’accettazione della realtà delle cose ci scalda, ci abbraccia e ci fa sentire a casa, la casa interiore, senza mai dimenticare la dimensione del sogno, anche per chi, per i motivi più disparati, una casa materiale non l’ha mai avuta o gli è stata negata o si è sempre sentito un alieno nel posto in cui è vissuto o ancora vive. Insomma, tirando le somme, credo che il loro sia un pop per chi riesce ancora ad avere un pensiero profondo. Consiglio vivamente di perdersi e ritrovarsi ad uno dei loro live, non ve ne pentirete. Grazie Eva, grazie Dozzy, grazie Pietro. Continuate così, c’è bisogno di artisti come voi.

Maria Grazia Tolino

Foto di Maria Grazia Tolino.

 

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