STEVEN BROWN presents “EL HOMBRE INVISIBLE” live
(Bari, 18 maggio 2024, OBS Experimenta 2024, Officina degli Esordi)

Steven Brown torna in Europa per registrare il suo nuovo album e ne approfitta per fare qualche concerto qua e là. Organizzate dal team di Experimenta, le due date a Potenza e a Bari completano il tour italiano di El Hombre Invisible (ultimo album di Brown), che nel 2022 aveva lasciato fuori il sud Italia per problemi logistici. Le due date, in Puglia e Basilicata, sono servite per presentare, oltre ai migliori brani di El Hombre Invisible, anche qualche brano nuovo, Balloon, Panic In Detroit (cover di David Bowie), Nella Terra e Prometeo (solo a Matera). Non sono mancate le sorprese, quali Les Six da Joeboy In Mexico (album mai eseguito dal vivo dai Tuxedomoon), il classicone In A Manner Of Speaking (mai più eseguita dal vivo dopo il 1989), Muchos Colores (da Vapour Trails), Some Guys (da Holy Wars).

Il trio funziona bene, nonostante gli arrangiamenti più minimali rispetto al formato-Tuxedomoon, e ricorda il tour della reunion del 2001-2002, quando Brown, Reininger e Principle, suonarono i loro brani degli anni ’80 in chiave “spogliata” dai ritmi delle batterie elettroniche e da arrangiamenti troppo ricchi. Complice l’ottimo audio della Officina degli Esordi, il suono è avvolgente, l’atmosfera è magica, lo spirito dei Tuxedomoon è lì con noi. Grandissimi professionisti e un songwriting unico e inimitabile sono la chiave della riuscita dello spettacolo. Steven Brown e Luc Van Lieshout si alternano agli strumenti, supportati dall’ottimo chitarrista/bassista francese Benjamin Glibert, proveniente dal gruppo Aquaserge, che ha il duro compito di sostituire il compianto Peter Principle, creando l’ossatura ritmica dell’intero concerto con il suo basso/chitarra e la sua loop station. Non a caso alcuni brani di El Hombre Invisible dovevano far parte dell’album dei Tuxedomoon del 2017, mai completato a seguito della scomparsa prematura e improvvisa di Principle, durante le rehearsal in Belgio. Il modo in cui tre musicisti sono riusciti a riempire tutto lo spazio delle frequenze udibili, suonando come se fossero in sei sul palco, è stato incredibile.

Ad un certo punto l’atmosfera viene rotta dall’allarme anti-incendio attivato da qualcuno nella stanza attigua al concerto: dopo qualche minuto per ripristinare l’ordine, il concerto viene concluso frettolosamente lasciando fuori dalla scaletta brani come It Occurred To Me (da El Hombre Invisible), Toreador Del Amor (da Pink Narcissus) e l’inedita Prometeo. Il bis del concerto viene ridotto alla sola (bellissima) esecuzione di Lowlands Tone Poem dei Tuxedomoon (da Ship Of Fools) tagliando via un altro brano dei Tuxedomoon, Toreador Del Amor da Pink Narcissus. Anche il secondo brano in scaletta This Land (dal bellissimo Searching For Contact del 1987) è stato tagliato fuori dal set. Nonostante l’accorciamento del set da 20 a 15 brani, il concerto è stato di una intensità incredibile, resterà sicuramente nella memoria dei tanti partecipanti (la sala dell’Officina era gremita di gente) e riconferma ancora una volta la splendida forma fisica, vocale e artistica del Maestro Brown e dei suoi colleghi.

La scaletta del concerto barese, purtroppo accorciata per l’inizio ritardato del concerto.

  1. Warning (da El Hombre Invisible)
  2. Balloon (nuovo brano?)
  3. Muchos Colores (da Vapour Trails dei Tuxedomoon)
  4. Panic In Detroit (David Bowie cover)
  5. Dutiful Beautiful (da El Hombre Invisible)
  6. Les Six (da Joeboy In Mexico dei Tuxedomoon)
  7. Resist (da El Hombre Invisible)
  8. Some Guys (da Holy Wars dei Tuxedomoon)
  9. Un Giorno Dopo L’Altro (da Brown Plays Tenco)
  10. Kill (da El Hombre Invisible)
  11. El Hombre Invisible (da El Hombre Invisible)
  12. In A Manner Of Speaking (da Holy Wars dei Tuxedomoon)
  13. The Book (da El Hombre Invisible)
  14. Nella Terra (inedito strumentale al posto di It Occurred To Me)

Diego Loporcaro

Foto di Franzi Baroni

 

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