AKTUALA
"La Terra"
(Bla Bla, 1974)
Se siete alla ricerca di uno dei viaggi musicali più suggestivi e affascinanti del panorama discografico italiano, dopo aver fatto un mea culpa per la vostra negligenza, non avete che da prendere in seria considerazione l’ipotesi di avvicinarvi alla musica degli Aktuala. La loro è prima di tutto un’esperienza collettiva, sociale e umanistica, ancorchè musicale, in un epoca, non dimentichiamolo, di rivoluzioni e rivelazioni sociali e politiche o pseudo tali. Le recenti ristampe in CD e vinile dei tre album ufficiali degli Aktuala, a cura della benemerita Gdr, hanno finalmente ridato luce al loro interessante e originale percorso artistico.
Il gruppo nacque a Milano nel 1972 per volontà di Walter Maioli, intorno al quale cominciarono a ruotare, interessati al progetto, Daniele Cavallanti e Lino “Capra” Vaccina, che insieme a Laura Maioli e Antonio Cerantola nel 1973 danno forma e sostanza al loro primo album omonimo, pubblicato dalla neonata Bla Bla. Fin dall’esordio ci si accorge subito che la musica del gruppo è distante da tutti i generi in voga al momento, compreso il progressive italiano, al quale, spesso ancora oggi, vengono maldestramente accomunati. Piuttosto i riferimenti, soprattutto d’intenti, possono essere rintracciati oltremanica, nei coevi colleghi inglesi della Third Ear Band. L’idea fondante di Walter Maioli era quella di approfondire e mettere in pratica il suo studio di ricerca e riscoperta della musica afroasiatica.
La Terra rappresenta il secondo capitolo del loro breve percorso e viene pubblicato nel 1974, prodotto da Pino Massara, per la medesima etichetta d’avanguardia, che già aveva con sé un giovane e sperimentale Battiato. Il folto ensemble per realizzarlo si è spostato a vivere in un antico mulino del 1600, sulle colline di Pistoia, in una vera e propria “comune”. Lino Vaccina e Laura Maioli lasciano intanto il gruppo, sostituiti da Otto Corrado (sax e flauto) fuoriuscito dai Nadma e Attilio Zanchi (chitarra acustica) che vanno ad aggiungersi a Walter Maioli (flauto, armonica, oboe), Daniele Cavallanti (sax), Antonio Cerantola (chitarra spagnola), l’olandese Marjon Klok (arpa e tamboura) e Trilok Gurtu (percussioni). L’album si apre con l’armonica di Maioli che fa da introduzione al primo pezzo Mina e schiude le porte su un mondo magico, fatto di suoni provenienti da ogni sorta di strumento acustico, lo schema compositivo appare subito semplice ed innovativo a un tempo, ma di sicuro mai tentato prima nella musica italiana. Un ricco assembling di percussioni, allestite dall’indiano Trilok Gurtu (tabla, snake drum, tamboura) e chitarre, quelle di Maioli e Zanchi, a tessere la trama, sulla quale si innestano e sviluppano armonie gli strumenti a fiato (flauti, oboe arabo, armonica) come accade in Say e La Terra, in un rito orgiastico di suoni, un viaggio ancestrale lontano e vicino tra oriente ed occidente o con gli interventi free jazz del sax soprano di Daniele Cavallanti come in Mud.
Gli Aktuala sono stati uno dei pochi gruppi italiani in quegli anni a non limitarsi a replicare un genere importato dall’estero, bensì osarono e portarono a compimento una vera operazione di ricerca su armonie e suoni provenienti da latitudini diverse, lasciandoli incontrare in una simbiosi creativa e arcana, ma non avulsa dall’avanguardia free form della musica jazz. Per anni è stato assurdamente impossibile reperire i loro dischi, sia in CD che in vinile, poiché fuori catalogo e ristampati una sola volta in CD agli inizi degli anni ’90. Questa ristampa della Gdr, pubblicata nel 2013, contempla anche una traccia in più, il brano Dagli Etruschi A Picasso, proveniente dall’album I Flauti Etruschi di Walter Maioli del 2003.
Giuliano Manzo