TYVEK
"S/T"
(Siltbreeze, 2009)
Dopo la classica trafila di singoli e qualche partecipazione a compilation, i Tyvek giungono, ben rodati, all’esordio sulla lunga distanza per la benemerita Siltbreeze Records. Bazzicano le scene oramai da quattro anni sporcando le strade d’America con un lo-fi punk blues lercio e malsano. Provengono da Detroit e sono in cinque con un’attitudine rara a trovarsi di questi tempi a sputano fuori una musica graffiante e mal suonata ma satura di intuizioni melodiche accattivanti. Non si tratta di un disco di facile ascolto e non di rado ci si trova di fronte a delle vere e proprie stecche ma, come spesso accade, dietro tanta inettitudine si nasconde una grande anima.
Le note di copertina sono ridotte letteralmente all’osso: “Tyvek is Larry, Matt, Kevin, Heath, Damon” come a dire: saltiamo i convenevoli e veniamo subito al dunque. I brani si susseguono tra brevi spaccati melodici e chitarre taglienti superdistorte accompagnate da una batteria martellante e sconquassata che attraversano con disinvoltura ben cinque decenni di musica a partire dal blues più autentico di Frustration Rock, passando per Capitan Beefheart in Circular Ruins, e i Velvet in Building Burning, attraversando il punk di Stop Star, gli aromi industriali di CVS Card e il post punk di Summer Things per puntare dritto verso i giorni nostri cuocendo il tutto in una salsa lo-fi che colloca il disco in una dimensione decisamente contemporanea.
In tale ambito difficilmente troverete di meglio oggi!
Salvatore Lobosco